Sanificare gli indumenti per garantire sicurezza al cliente è un accortezza che prima non era così diffusa, ma oggi invece è assolutamente necessaria.
D’altronde sappiamo che la pandemia ha rivoluzionato le nostre abitudini: quella che un tempo ci sembrava una cosa normale adesso non lo è più. E così se prima ci provavamo nei camerini gli abiti senza farci mezza domanda sulla presenza di germi e batteri, oggi non è più così.
In quest’ottica devono lavorare i negozi di abbigliamento che devono osservare alcune importanti regole per garantire sicurezza ai clienti. Lo scambio di germi e batteri, quando si parla di maglie e t-shirt provate a ripetizione nei camerini, è alto: occorre allora intervenire per ridurlo al minimo.
In che modo?
Il vapore a secco è a oggi lo strumento migliore per sanificare gli abiti senza causare danni ai tessuti (quindi senza modificarne le fibre né tantomeno scolorirli).
Esistono in commercio degli appositi nebulizzatori da usare sui vestiti senza rischiare di rovinare le fibre e i colori dei tessuti.
Altri accorgimenti sono importanti per chi lavora in un negozio e deve pensare alla salute di tutti quelli che vi entrano. Areare bene il locale per esempio è una buonissima abitudine da portare avanti per salvaguardare la salubrità dell’ambiente.
In caso di bocchettoni adibiti all’aria calda, la corretta manutenzione dei filtri risulta di fondamentale importanza.